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Considero la terapia manuale la base della fisioterapia, unitamente al bagaglio di nozioni teoriche e pratiche che guidano in ogni istante il ragionamento clinico. Negli anni però, per cercare di aumentare il più possibile l’efficacia dei miei trattamenti, ho sviluppato il mio metodo di lavoro abbinando al trattamento manuale la terapia strumentale e in quest’ottica ho inserito la guida ecografica che rivoluziona completamente l’approccio manuale al paziente.
Solo osservando i legamenti, le capsule articolari e le rime articolari durante il trattamento si riescono a capire delle dinamiche che anche per i clinici più esperti non sono immaginabili e possono indurre all’errore se non individuate. Le caratteristiche anatomiche e strutturali del paziente in terapia manuale ci suggeriscono l’intensità, la direzione e la frequenza di forze da applicare e solo grazie all’uso dell’ecografo si possono individuare con semplicità e immediatezza.
Tramite l’elastosonografia (funzione che evidenzia l’elasticità e la rigidità dei tessuti) è possibile individuare con la massima precisione i tessuti molli che presentano aree contratte e nel giro di pochi secondi si è in grado di avere un riscontro oggettivo e misurabile del trattamento manuale praticato su quel punto contratto. Questo permette di ridurre drasticamente i tempi di trattamento e di capire che, con la giusta manualità e le giuste tecniche, è possibile eliminare una contrattura o una rigidità fasciale in pochi minuti.
L’utilizzo dell’ecografo in terapia manuale ha radicalmente cambiato il mio metodo di lavoro e ha reso i trattamenti molto più efficaci. Per quanto riguarda il trattamento dei tessuti molli preferisco utilizzare frizioni profonde trasverse, la fibrolisi diacutanea o in alcuni casi l’onda d’urto con gli applicatori miofasciali. Mentre per le mobilizzazioni articolari ho costruito un mio approccio estremamente selettivo per l’articolazione da trattare, riducendo al minimo le forze applicate.
Utilizzo trattamenti manuali per tutte le principali patologie muscolo-scheletriche, proprio perché nel mio concetto di fisioterapia la terapia manuale sta alla base e la abbino alla terapia strumentale di ultima generazione o agli esercizi riabilitativi eccentrici, concentrici, isometrici o posturali con o senza l’uso degli attrezzi.
Riferimento: Dott. Francesco Izzo